La Via del Pane - Un Punto Panoramico di Sosta e Preghiera
Scheda
Nome | Descrizione |
---|---|
Indirizzo | Frazione Borca (629 mt.) |
Informazioni | Uffici Comunali Località Antrogna - Tel. 0324.81007 Uffici Comunità Montana Monte Rosa Tel. 0324.89119 |
La Via del Pane - Un Punto Panoramico di Sosta e Preghiera (Gli Edifici Religiosi)
La cappella di Santa Lucia con il bel portichetto che sovrasta l'antica mulattiera della Valle Anzasca, ha una chiara funzione di "posa" ossia di sosta e preghiera. E un buon punto panoramico con ampia veduta sulle numerose frazioni abbarbicate alla montagna, sul paese di Casti glione e 11 sottostante colle di Colombetti e, di fronte, il promontorio di Pecciola e le rocce della "Parè" che sovrastano il paese reggendo il pianoro di Drocala.
Fa da sfondo una bella chiostra di montagne che giunge sino alla catena del Monte Rosa, mentre sul fonda risuona, a volte impetuoso, il fiume Anza.
La cappella è stata dipinta dal valsesiano Lorenzo Peracino come riporta la scritta: "Peracinus pingebat". Risulta già citata in documenti del 1709 ed è dotata anche di un piccola altare per la celebrazione della S.Messa (solitamente il giorno 13 dicembre).
La frazione sottostante incendiata e distrutta dai fascisti durante la rappresa glia che culminò il 26 febbraio 1945 con il martirio di Don Giuseppe Rossi è chiamata "Scupiùr, toponimo di cui non si conosce la derivazione. Proviamo ad azzardare un'ipotesi: considerata la collocazione orografica è forse plausibile l'accostamento con "scarpata", in dialetto anche "scarpiòl"?
Anche alcune case delle vicine frazioni Case Paita e Pisoni subirono la violenza della guerra ed ebbero alcune case incendiate. La poco discosta frazione Borca conserva tra le case i resti di un antico forno per il pane (anche in località Case Paita se ne ricorda l'esistenza) e una piccola cappelletta.
Altre cappelle sono comunque collocate sia lungo l'antica mulattiera della Valle Anzasca, dalla frazione Miggianella a sino a Castiglione, sia lungo la mulattiera che sale invece a Selva vecchia e da qui a Drocala (antico 1° paese della Valle), attraversando la frazione Villasco e la frazione Cresta.
Da questo punto pan oramico, soprattutto nel periodo invernale, si possono ammirare i terrazzamenti tipici del paese di Castiglione, non senza pensare a cosa deve essere stata l'immane opera della loro costruzione, nei secoli che pian piano videro la comunità di Drocala lasciare il passo alla nuova comunità di Castiglione, eretta a parrocchia autonoma nel 1490.
La cappella di Santa Lucia con il bel portichetto che sovrasta l'antica mulattiera della Valle Anzasca, ha una chiara funzione di "posa" ossia di sosta e preghiera. E un buon punto panoramico con ampia veduta sulle numerose frazioni abbarbicate alla montagna, sul paese di Casti glione e 11 sottostante colle di Colombetti e, di fronte, il promontorio di Pecciola e le rocce della "Parè" che sovrastano il paese reggendo il pianoro di Drocala.
Fa da sfondo una bella chiostra di montagne che giunge sino alla catena del Monte Rosa, mentre sul fonda risuona, a volte impetuoso, il fiume Anza.
La cappella è stata dipinta dal valsesiano Lorenzo Peracino come riporta la scritta: "Peracinus pingebat". Risulta già citata in documenti del 1709 ed è dotata anche di un piccola altare per la celebrazione della S.Messa (solitamente il giorno 13 dicembre).
La frazione sottostante incendiata e distrutta dai fascisti durante la rappresa glia che culminò il 26 febbraio 1945 con il martirio di Don Giuseppe Rossi è chiamata "Scupiùr, toponimo di cui non si conosce la derivazione. Proviamo ad azzardare un'ipotesi: considerata la collocazione orografica è forse plausibile l'accostamento con "scarpata", in dialetto anche "scarpiòl"?
Anche alcune case delle vicine frazioni Case Paita e Pisoni subirono la violenza della guerra ed ebbero alcune case incendiate. La poco discosta frazione Borca conserva tra le case i resti di un antico forno per il pane (anche in località Case Paita se ne ricorda l'esistenza) e una piccola cappelletta.
Altre cappelle sono comunque collocate sia lungo l'antica mulattiera della Valle Anzasca, dalla frazione Miggianella a sino a Castiglione, sia lungo la mulattiera che sale invece a Selva vecchia e da qui a Drocala (antico 1° paese della Valle), attraversando la frazione Villasco e la frazione Cresta.
Da questo punto pan oramico, soprattutto nel periodo invernale, si possono ammirare i terrazzamenti tipici del paese di Castiglione, non senza pensare a cosa deve essere stata l'immane opera della loro costruzione, nei secoli che pian piano videro la comunità di Drocala lasciare il passo alla nuova comunità di Castiglione, eretta a parrocchia autonoma nel 1490.